Sicurezza
Le vetrine Arteche sono progettate per minimizzare il rischio di furti e atti vandalici. I vetri impiegati nella realizzazione delle vetrine sono extra chiari, per garantire il miglior indice di trasparenza. La conformità ai requisiti di sicurezza da danni antropici è modulabile in base agli strati di PVB che compongono il vetro laminato come da norme UNI 7172, 9186 e 9187, e viene determinata dal nostro studio tecnico secondo le richieste del committente e i requisiti specifici del reperto e del contesto architettonico. Le nostre vetrine possono essere certificate secondo i requisiti di resistenza all’effrazione, rispettando la classificazione della normativa EN 1627.
Stabilità
La struttura, i sistemi di ancoraggio del reperto e i meccanismi di apertura delle vetrine sono studiati per garantirne la massima stabilità e minimizzare le sollecitazioni legate alla gravità, agli urti e ai movimenti naturali o antropici. L’ingegnerizzazione dei sistemi di apertura assicura movimenti fluidi e lenti per evitare vibrazioni o sollecitazioni dinamiche alla struttura che possano trasmettersi ai reperti. Le strutture sono dotate di piedini regolabili antivibranti per l’assorbimento delle vibrazioni provenienti da eventi sismici, traffico stradale o sotterraneo.
I sistemi di ancoraggio dei reperti sono studiati in funzione dello stato di conservazione: assicurano un corretto assetto espositivo e la minima interferenza visiva con i reperti, evitando sollecitazioni puntuali od ostacoli ai naturali movimenti di assestamento dei materiali costitutivi. I punti di contatto tra reperto e supporto sono realizzati con materiali “cuscinetto” quali schiuma siliconica, sughero, feltro o polietilene esenti da emissioni volatili acide. Per prevenire eventuali fenomeni di elettrolisi si evitano in particolare contatti tra supporto metallico e manufatto di metallo o lega diversi.